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giovedì 14 maggio 2009

Venerdì Santo a Valenzano (BA) - 2^ parte

Prosegue la divulgazione di quella che ritengo una delle processioni dei Misteri più interessanti fra quelle che si svolgono nell' hinterland barese; molto suggestivo è il rito conclusivo della processione, al termine della quale tutti i Gruppi statuari vengono riportati presso le rispettive dimore e la statua della Addolorata nella chiesa del Padreterno.
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La consegna del Crocifisso tra le braccia della Addolorata
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A cura di Riccardo Davide Grimaldi
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Terminata la processione dei Misteri, i gruppi statuari si dispongono nuovamente su Corso A. Moro.
Solo l'Addolorata prosegue e si inoltra nel Centro Storico, dove si "nasconde".
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Ha inizio, subito dopo, la predica del Parroco dal balcone della Canonica, drappeggiato di rosso (colore della Passione) e ricamato con una croce dorata, che ricorda la regalità di Cristo.
La Predica ogni anno tocca dei punti salienti delle vicende della Passione e Morte di Gesù. Il rito, a cui assistono numerosissimi valenzanesi e forestieri, è antichissimo e non si sa con precisione quando è stato introdotto.
La predica volge al termine quando il parroco ricorda le straordinare virtù di Maria, Addolorata e sconsolata, che ai piedi della Croce rappresenta il Mistero per eccellenza. E' lei il collante dell'umanità con Cristo. In lei si identificano i fedeli che con lei pregano ai piedi del Crocifisso.
Ed infatti terminata la predica, il Parroco invoca e chiama la Madonna, gridando le parole "Maria, vieni dai tuoi figli, o Mamma santissima!".
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In questo istante l'Addolorata riappare in tutta la sua tristezza, viene sullevata sulle braccia fino all' altezza del balcone ed il sacerdote consegna nelle braccia della Madonna il Crocifisso. Dopo una settimana densa di disperazione, la Desolata diventa Addolorata, trovando appunto il suo figlio in Croce.
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Ammirando la sua forza, il suo spirito di beata rassegnazione, il suo grido di dolore straziante, quando ricevette tra le braccia sante il corpo esanime del Figlio morto, il popolo riscopre la Fede, rinnovandola ed attualizzandola. Il Dolore diventa più sopportabile, meno mortificante; diventa di tutti, accomunandoci e facendoci sentire veri fratelli in Cristo.
Ed in lacrime il popolo osserva, prega e applaude, in un mix di triste rassegnazione e di beata umiltà. Sempre alla ricerca di una protezione, di un rifugio sotto il manto della Mamma, che abbraccia non solo suo figlio, ma tutta l'umanità.
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* Testo di Riccardo Davide Grimaldi - Valenzano.
* Foto di Michele Carlucci - Molfetta (2009).

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