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QUESTO SITO STA CON IL PAPA

Online da lunedì 29 ottobre 2007 - Visualizzazioni totali

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mercoledì 4 dicembre 2013

Lettera di Natale di David Maria Turoldo

A cura del Prof. Cosmo Tridente
David Maria (al secolo Giuseppe) Turoldo (Coderno di Sedegliano, Udine, 22 novembre 1916 - Milano, 6 febbraio 1992). In tutta la sua poderosa opera poetica, si riflettono la passione, l’entusiasmo, la spontaneità, le scelte della sua vita. Padre David Maria fu un sacerdote dal cuore sensibile, senza dubbio: fu sostenitore del progetto Nomadelfia, il villaggio nato per accogliere gli orfani di guerra “con la fraternità come unica legge”, fondato da don Zeno Saltini; fu anche amico di Pier Paolo Pasolini, ma di lui non gli interesserà la “sua conversione personale”, quanto piuttosto la collaborazione per realizzare il suo unico film: Gli Ultimi, nel 1962.


Gli ultimi anni della sua vita, oltre a essere segnati dal dramma della lotta contro la malattia e dalla più alta produzione poetica, costituirono per Turoldo un più sereno rapporto con la Chiesa, di cui furono segni eloquenti la rinnovata chiamata a predicare nel duomo di Milano da parte del cardinale Carlo Maria Martini e l'assegnazione del premio Lazzati da parte della Fondazione Ambrosianeum.


Per la ricorrenza del Natale, riporto un suo scritto “Lettera di Natale” che ci fa riflettere, soprattutto in questo tempo di crisi economica, sociale e morale. “Sono tempi di grande spettacolo, se volete, di grandi parate, ma di poche verità, tempo di apparenze più che di apparizioni”, osservava il religioso dell’Ordine dei servi di Maria. 
Leggiamo insieme:

Quando a uno si dice: guarda che hai un cancro, bello bello, seduto nel centro del ventre come un re sul trono, allora costui - se cerca di avere fede - fa una cosa prima di altre: comincia ad elencare ciò che conta e ciò che non conta; e cercherà di dire, con ancora più libertà di sempre, quanto si sente in dovere di dire, affinché non si appesantiscano ancor di più le sue responsabilità.
E continuerà a dirsi: la Provvidenza mi lascia ancora questo tempo e io non rendo testimonianza alla verità! E’ dunque per queste ragioni, caro Gesù, che mi sono deciso a scriverti in questo Natale.
Non credo proprio per nulla ai nostri Natali: anzi penso che sia una profanazione di ciò che veramente il Natale significa, costellazioni di luminarie impazzano per città e paesi fino ad impedire la vista del cielo. Sono città senza cielo le nostre. Da molto tempo ormai! E’ un mondo senza infanzia. Siamo tutti vecchi e storditi. Da noi non nasce più nessuno: non ci sono più bambini fra noi. Siamo tutti stanchi: tutta l’Europa è stanca: un mondo intero di bianchi, vecchi e stanchi.
Il solo bambino delle nostre case saresti tu, Gesù , ma sei un bambino di gesso! Nulla più triste dei nostri presepi: in questo mondo dove nessuno più attende nessuno. L’occidente non attende più nessuno, e tanto meno te: intendo il Gesù vero, quello che realmente non troverebbe un alloggio ad accoglierlo. Perché, per te, vero Uomo Dio, cioè per il Cristo vero, quello dei “beati voi poveri e guai a voi ricchi”; quello che dice “beati coloro che hanno fame e sete di giustizia ..”, per te, Gesù vero, non c’è posto nelle nostre case, nei nostri palazzi, neppure in certe chiese, anche se le tue insegne pendono da tutte le pareti...Di te abbiamo fatto un Cristo innocuo: che non faccia male e non disturbi; un Cristo riscaldato; uno che sia secondo i gusti dominanti; divenuto proprietà di tutta una borghesia bianca e consumista.
Un Cristo appena ornamentale. Non un segno di cercare oltre, un segno che almeno una chiesa creda che attendiamo ancora…Eppure tu vieni, Gesù; tu non puoi non venire…Vieni sempre, Gesù. E vieni per conto tuo, vieni perché vuoi venire. E’ così la legge dell’amore. E vieni non solo là dove fiorisce ancora un’umanità silenziosa e desolata, dove ci sono ancora bimbi che nascono; dove non si ammazza e non si esclude nessuno, pur nel poco che uno possiede, e insieme si divide il pane.
Ma vieni anche fra noi, nelle nostre case così ingombre di cose inutili e così spiritualmente squallide. Vieni anche nella casa del ricco, come sei entrato un giorno nella casa di Zaccheo, che pure era un corrotto della ricchezza. Vieni come vita nuova,  come il vino nuovo che fa esplodere i vecchi otri. Convinto di queste cose e certo che tu comunque non ci abbandoni, così mi sono messo a cantare un giorno:

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni , figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre , Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.

* Testo a cura del prof. Cosmo Tridente.
* Foto tratte dal web.

domenica 20 ottobre 2013

20 ottobre 2013 - Processione dei SS. Medici di Bitonto (BA)

 
Domenica 20 ottobre 2013 si è svolta a Bitonto la tradizionale processione dei SS. Medici Cosma e Damiano. 
Sul sito La mia Settimana Santa, in Tradizioni di mio interesse, nella sezione dedicata ai SS. Medici di Bitonto si può visionare il  



da me realizzato.
 


 
* Testo e foto a cura del dott. Franco Stanzione.




giovedì 3 ottobre 2013

Preghiera alla Vergine dei Martiri

A cura del prof. Cosmo Tridente

Mi è gradito pubblicare una preghiera scritta dal prof. Cosmo Tridente, validissimo collaboratore di questo sito, ma prima ancora mio grande amico, scaturita dalla sua grande devozione alla Regina dei Martiri, patrona di Molfetta.


Salve o Maria, Regina dei Martiri, noi molfettesi ti amiamo intensamente perché sei la nostra Protettrice e la nostra Madre di misericordia. 
I nostri avi ti hanno sempre invocata chiamandoti “Médonne de le Mérter’a Méri” (Madonna dei Martiri Maria). 
E noi continuiamo a invocarti con quel titolo supplicandoti: di proteggere la nostra città, di soccorrere le famiglie in difficoltà per mancanza o perdita di lavoro, di consolare i malati che con fiducia si rivolgono a te, di benedire i naviganti e gli emigranti che ti portano sempre nel loro cuore, di aiutare i poveri e quanti vivono in solitudine, di confortare col baleno struggente degli occhi chi ha perso la fiducia nella vita, di ascoltare i tanti molfettesi che si recano nel tuo Santuario per confidare a te le loro angosce, i loro problemi, le loro ansie, le loro tristezze, le loro disperazioni, sicuri di trovare lì un cuore materno pronto ad esaudire le loro preghiere, ad asciugare le loro lacrime, ad alleviare con carezze di madre le loro sofferenze, in questi momenti particolarmente difficili. 
Noi ti preghiamo, o Maria, abbiamo bisogno di te. 
Non attendere la nostra implorazione. 
Anticipa ogni nostro gemito di pietà “o fiore di grazia gentile, Signora dei Martiri bella”

* Testo a cura del prof. Cosmo Tridente.
* Foto a cura di Ezio Gadaleta.

martedì 17 settembre 2013

15 settembre 2013 - Processione di Maria SS. Addolorata a Taranto

Sul sito La mia Settimana Santa ho pubblicato, nella sezione dedicata al Il culto di Maria SS. Addolorata in Italia, il




della processione di Maria SS. Addolorata, svoltasi a Taranto nella serata del 15 settembre 2013.


Gli altri servizi fotografici relativi agli anni precedenti si possono vedere nella sezione Il culto di Maria SS. Addolorata a Taranto.

* Testo e foto a cura del dott. Francesco Stanzione.

giovedì 12 settembre 2013

300.000 visite al sito nel giorno dedicato al SS. Nome di Maria

Oggi, 12 settembre 2013, proprio nel giorno della festa liturgica del SS. Nome di Maria, il contatore ha registrato il lusinghiero numero di 300.000 visite, a distanza di quasi sei anni dal 29 ottobre 2007, data della creazione di questo sito.


Ringrazio quanti hanno fino ad ora visitato questo sito ed hanno condiviso il mio modo di concepire i riti della Settimana Santa, nella stretta osservanza delle tradizioni ma sempre nel solco della Tradizione della Chiesa Cattolica.

                                                             Franco Stanzione

* Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
* Foto tratta dal web.

venerdì 19 luglio 2013

La festività di S. Maria Maddalena (22 luglio)

Il 22 luglio ricorre la solennità liturgica di S. Maria Maddalena. Sin dalla visita pastorale di Mons. Pompeo Sarnelli nel 1699, risulta che l'Arciconfraternita della Morte aveva sovrapposto all'antico titolo quello di "S. Maria del Pianto", lasciando intendere una disposizione particolarmente devota nei confronti di Maria, Vergine Addolorata, ma aveva assunto quale propria patrona S. Maria Maddalena, di cui celebrava la festa e per la quale aveva ottenuto l'indulgenza plenaria settennale. 
Probabilmente di questa santa i confratelli tendevano ad imitarne lo spirito di conversione e di penitenza, così come era presentato dall'agiografia del tempo. S. Maria Maddalena è tuttora la patrona dell'Arciconfraternita della Morte, anche se da sicuramente oltre un secolo si è persa la memoria di ciò. 
Dall'anno 2009, l'Amministrazione dell'Arciconfraternita presieduta dal dott. Francesco Stanzione, di concerto con il Padre Spirituale Mons. don Francesco Gadaleta, ha inteso ripristinare la commemorazione di S. Maria Maddalena, solennizzandola con la celebrazione di una S. Messa il giorno 22 luglio.
A distanza di quattro anni, durante i quali tale solennità è stata  nuovamente ignorata, la attuale Gestione Commissariale dell'Arciconfraternita della Morte ha opportunamente voluto riprendere il ricordo di questa festività, con una S. Messa che si celebrerà nella Chiesa del Purgatorio alle ore 20.00 del 22 luglio 2013.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
- Foto a cura di Foto Umberto - Molfetta (22 luglio 2009).

sabato 29 giugno 2013

La Settimana Santa a Corato (BA)


Questo fine giugno 2013, caratterizzato dal maltempo, ben si concilia con un nostalgico pensiero al periodo Quaresimale.

Ho colto pertanto l'occasione per pubblicare, nella sezione dedicata alla Settimana Santa in Puglia del sito La mia Settimana Santa, una scheda monografica su 


Si tratta di una garbatissima cittadina in provincia di Bari in cui si celebra una Settimana Santa poco nota ma nel contempo non meno interessante di altre più famose.

* Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
* Foto tratta dal web.

giovedì 27 giugno 2013

Parole di speranza per i giovani

A cura del Prof. Cosmo Tridente

Nella ricorrenza, quest'anno, del ventesimo anniversario della morte del nostro amato Vescovo, don Tonino Bello, il prof. Cosmo Tridente mi ha inviato questo scritto che volentieri pubblico. 



Molfetta è la città che, insieme alle città della diocesi, ha ricevuto in dono don Tonino Bello, vivendo con la sua presenza un’autentica primavera di umanità, prima che spirituale.
È da questi luoghi che riecheggiano in tante parti del mondo i discorsi di don Tonino Bello ai giovani. Tante volte si parla di lui come profeta della pace e della speranza. Ma è proprio questa la caratteristica del profeta, di guardare più avanti, oltre l’orizzonte basso della nostra visuale corta e, attraverso il grigiore dei giorni sempre uguali, scorgere la primavera che viene. Sperare è guardare al nuovo non come qualcosa che in qualche modo verrà, ma come qualcosa che è già in costruzione e sta crescendo, invitandoci in qualche modo a sceglierlo subito. Ricordiamo le sue parole:


“Cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima. Mordete la vita. Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni. Mandate indietro la tentazione di sentirvi incompresi. Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate gioia da tutti i pori. Bruciate… perché quando sarete grandi potrete scaldarvi ai carboni divampati nella vostra giovinezza. Incendiate…non immalinconitevi. Perché, se voi non avete fiducia, gli adulti che vi vedono saranno più infelici di voi.  Coltivate le amicizie, incontrate la gente. Voi crescete quanto più numerosi sono gli incontri con la gente, quante più sono le persone cui stringete la mano”.


E ancora.
“Ragazzi, non barattate mai l’onestà con un pugno di lenticchie. Vogliate bene a Gesù Cristo, amatelo con tutto il cuore. Prendete il Vangelo tra le mani, cercate di tradurre in pratica quello che Gesù vi dice con semplicità di spirito. Amate i poveri, perché è da loro che viene la salvezza. Non arricchitevi, non vale: nel gioco della vita  è sempre perdente chi vince sul gioco della borsa”. 


E ancora.
“No, non è un problema solo dei grandi. Anzi, comincio a dubitare che la pace, in questo vecchio mondo, possano essere i grandi a farla fiorire. E allora ragazzo spezzati in quattro per la pace. Prega per la pace. Allenati al dialogo. Cambia il tuo cuore. Educati alla pace. Si, perché la pace è anche un’arte che si impara. Non basta lo slogan. Non basta una marcia. Non basta un cartello. Ci vuole lo studio. Occorre il confronto. Occorre soffrire. Ti sarà necessario anche prendere posizione: l’equilibrismo non è il modo giusto per difendere la pace. Dai, ragazzo! Per la pace fatti in quattro pure tu! Ce la farai!”.


E ancora.
“Ragazzi, vivetela bene la vostra vita, non bruciatela! Sarebbe splendido se la vostra vita la metteste al servizio degli altri. Io sono convinto che se la vostra vita la spendeste per gli altri, la metteste a disposizione degli altri, non la perdereste. Perdereste il sonno, ma non la vita. La vita è diversa dal sonno. Perdereste il denaro, ma non la vita. La vita è diversa dal denaro. Perdereste la quiete, ma non la vita. La vita travalica la quiete, soprattutto la quiete sonnolenta, ruminante del gregge. Perdereste la salute, ma non la vita”.

* Testo a cura del prof. Cosmo Tridente.
* Foto tratta dal web.

lunedì 17 giugno 2013

30 marzo 2013 - La processione della Pietà a Molfetta negli scatti di Melania Maldera

Sul sito La mia Settimana Santa, nella sezione FOTO dell'Arciconfraternita della Morte, ho pubblicato un altro 



realizzato da Melania Maldera sulla



* Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
* Foto a cura di Melania Maldera.

domenica 16 giugno 2013

29 marzo 2013 - La processione dei Misteri a Molfetta nelle foto di Melania Maldera

Sul sito La mia Settimana Santa, nella sezione FOTO dell'Arciconfraternita di S. Stefano, ho pubblicato il bellissimo



realizzato dalla giovanissima signorina Melania Maldera, sulla 
  


* Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
* Foto a cura di Melania Maldera.

martedì 11 giugno 2013

La processione della Addolorata del 2013 negli scatti di Pasquale Magarelli

Pasquale Magarelli non è un nome sconosciuto nel mondo degli appassionati della Settimana Santa molfettese e, oltre che avere doti artistiche nel campo del disegno e della pittura, ha anche un buon talento fotografico.
Mi è pertanto gradito pubblicare sul sito La mia Settimana Santa, nella sezione FOTO dell'Arciconfraternita della Morte, un suo bellissimo


in bianco nero sulla processione della Addolorata di quest'anno.


* Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
* Foto a cura di Pasquale Magarelli.

lunedì 10 giugno 2013

2 giugno 2013 - Sagra dei Misteri di Campobasso (3^ parte) La processione - da via Ferrari a via Scatolone

Con questa terza serie di foto si conclude il reportage fotografico da me realizzato a Campobasso il 2 giugno 2013, in occasione della Sagra dei Misteri.


Nella Galleria Fotografica della sezione "Tradizioni di mio interesse" del sito La mia Settimana Santa, ho pubblicato infatti la terza parte del 


della Sagra dei Misteri di Campobasso 2013: 



* Testo e foto a cura del dott. Francesco Stanzione.

domenica 9 giugno 2013

2 giugno 2013 - Sagra dei Misteri di Campobasso (2^ parte) La processione - dal Museo dei Misteri al centro storico

Dal Museo dei Misteri la "processione" si inoltra per le strette vie del centro Storico di Campobasso, dando luogo ai momenti più suggestivi di tutta la manifestazione.
La gente, affacciata alle finestre ed ai balconi, tocca i bambini sospesi sui Misteri e gli offre caramelle.
E' qui che i Misteri, entrando quasi nelle loro case,  penetrano nel cuore dei campobassani, rinnovando il loro plurisecolare legame con la città.



Nella Galleria Fotografica della sezione "Tradizioni di mio interesse" del sito La mia Settimana Santa, ho pubblicato la seconda parte del 


della Sagra dei Misteri di Campobasso 2013:





* Testo e foto a cura del dott. Francesco Stanzione.

martedì 4 giugno 2013

2 giugno 2013 - Sagra dei Misteri di Campobasso (1^ parte) I preparativi

Domenica 2 giugno 2013 si è svolta ancora una volta a Campobasso la bellissima "Sagra dei Misteri", salutata quest'anno da una bellissima giornata di sole, dopo la tanta pioggia caduta nei giorni scorsi che non preannunziava nulla di buono per lo svolgimento della plurisecolare tradizione campobassana.



Nella Galleria Fotografica della sezione"Tradizioni di mio interesse" del sito La mia Settimana Santa, ho pubblicato la prima parte del 


della Sagra dei Misteri di Cambobasso 2013:





* Testo e foto a cura del dott. Francesco Stanzione.

domenica 26 maggio 2013

La Sagra dei Misteri di Campobasso: La “vitalità” dei Misteri di Campobasso

Domenica prossima è la festa del "Corpus Domini" e in questo giorno, a Campobasso, si svolge la tradizionale "Sagra dei Misteri", una delle manifestazioni più belle che mi sia stato dato di conoscere in Italia.Questa occasione è diventata per me ormai irrinunciabile in quanto mi piace tantissimo, oserei dire quasi come la Settimana Santa, al punto che appena terminata, inizio già il "countdown" per l' anno successivo, esattamente come faccio per la Pasqua.
Domenica 2 giugno infatti, di primissimo mattino, sarò a Campobasso in compagnia, come sempre, del mio carissimo amico Mauro Spagnoletti, anch' egli cultore e studioso di tradizioni popolari.
Anche quest' anno il mio carissimo amico Giovanni Teberino, elemento cardine della Sagra e interprete del Mistero di S. Isidoro, mi ha gratificato con la pubblicazione sul numero speciale de "IL PUNTO" - Edizione di giugno 2013, di un articolo a mia firma dal titolo

 

La “vitalità” dei Misteri di Campobasso



E' possibile leggere questo articolo sul sito "La mia Settimana Santa", nella sezione "I miei scritti".

* Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
* Foto tratte da
"IL PUNTO" - Edizione di giugno 2013.

domenica 5 maggio 2013

Il mese Mariano nella devozione locale

A cura del Prof. Cosmo Tridente

Siamo nel mese di maggio, quando la natura esplode in una nuova bellezza, dopo i rigori dell’inverno e gli inizi incerti della primavera. Nella tradizione cristiana, questo mese è dedicato a Maria, ed è facile pensare che questa scelta sia stata fatta proprio per questa identificazione in Lei di santità e bellezza. Nelle litanie lauretane, un’invocazione si rivolge a Maria, chiamandola “Rosa mistica”. È un titolo bello e pieno di significato, perché adopera l’immagine della rosa, un fiore che si distingue tra gli altri per la sua eleganza solenne e per il profumo, discreto e inconfondibile. Così è Maria, bella al di là di ogni umana immaginazione e insieme ricca di quel profumo spirituale, dato dalla pienezza di Dio in Lei, della cui fragranza di santità noi tutti ci arricchiamo.
La città di Molfetta, nel mese di maggio, rinnova la sua devozione alla Vergine Maria con alcuni significativi appuntamenti:

L’8 maggio, a mezzogiorno, in tutte le parrocchie si recita la supplica alla Madonna del Rosario di Pompei, “torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, sovrana consolatrice dei mesti”. Nel duomo è venerato un gruppo scultoreo in cartapesta, realizzato dallo scultore molfettese Corrado Binetti.


Un secondo gruppo in cartapesta è custodito nella parrocchia San Domenico, modellato dallo scultore leccese De Vitis.


L’iconografia della prima statua rispecchia quella del quadro venerato nella Basilica di Pompei: la Vergine seduta sulle nubi con ai lati Santa Caterina e San Domenico. L’iconografia della statua custodita nella parrocchia San Domenico rispecchia un dipinto del Giaquinto esistente nella stessa parrocchia: la Vergine con il Bambino è sulle nubi, mentre ai lati è raffigurato rispettivamente San Domenico e un Angelo nell’atto di offrire alla Vergine un canestrino pieno di fiori e di rosari.


L’11 maggio i molfettesi si recano in processione alla Basilica della Madonna dei Martiri per ringraziare la Vergine dello scampato pericolo durante il terremoto dell’11 maggio 1560, avvertito in alcune regioni dell’Italia meridionale.


Pertanto, in Basilica viene officiata una solenne Eucarestia e in quella circostanza la parrocchia di turno offre l’olio che dovrà alimentare una lampada votiva davanti all’icona della Madonna. La lampada rappresenta la luce della fede, della speranza di un domani migliore, in contrapposizione alle tenebre del peccato, dell’odio e della violenza, i mali che travagliano e corrodono questa nostra società del benessere.
 

Il 24 maggio è la festa di Maria Santissima Ausiliatrice, venerata nella parrocchia San Giuseppe. La statua è opera dello scultore G. Mussner di Ortisei, donata nel 1953 da Nicoletta Porcelli. Rappresenta la Vergine che stringe tra le braccia il Bambino Gesù ed è vestita con un manto rosa e celeste. Ogni anno viene portata in processione su un carro rivestito di drappi, fiori e luminarie.
 

Il 31 maggio viene solennizzata la visita della Vergine Maria a Santa Elisabetta, prima della nascita di San Giovanni Battista. La chiesa della Santissima Trinità (vulgo chiesa di S.Anna) venera un gruppo ligneo settecentesco, opera del Brudaglio, raffigurante la Madonna e Santa Elisabetta in atteggiamento di saluto e di abbraccio. Alla base della scultura vi sono due angeli: uno a destra che reca tra le mani un rametto di giglio, simbolo di purezza, e una paglietta che ha il significato teologico di possesso di Dio in Maria; l’altro, a sinistra, regge con le mani un cartiglio sul quale è scritto: “Repleta est Spiritu Sancto S. Luca C.I.”.


Il 31 maggio si celebra, del pari, la festa della Madonna della Grazia, la cui icona, racchiusa in una cornice disegnata dallo scultore Giulio Cozzoli, è venerata presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù. Rappresenta la Madonna che regge il Bambino Gesù il quale, nella sua sinistra tiene il libro della Sapienza e con la destra è benedicente. Accanto al capo della Madonna vi sono delle lettre abbreviate in greco che significano “Madre di Dio”, mentre sul capo del Bambino c’è l’alfa e l’omega (principio e fine di tutto). Due angioletti occhieggiano sulla sommità. La Madonna, dallo sguardo dolce e penetrante, pare inviti alla preghiera e al raccoglimento dello spirito.
Per ulteriori notizie e approfondimenti, rimando i lettori ai miei libri: “Feste, Ricorrenze e Memorie a Molfetta”, Mezzina, Molfetta 1998; “La Médonne du Tremelizze tra scienza, storia e devozione popolare”, Mezzina, Molfetta 2010.

* Testo a cura del prof. Cosmo Tridente.
* Foto tratte dal web (P. Magarelli, M. C. Roselli, F. Stanzione).