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Online da lunedì 29 ottobre 2007 - Visualizzazioni totali

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giovedì 20 novembre 2008

Foggia, 20/22 novembre 2008 - La Settimana Santa Molfettese ad Aurea "Borsa del Turismo Religioso"

E' stata inaugurata oggi, presso la Fiera di Foggia, la 5^ edizione di "Aurea", la Borsa del Turismo Religioso e delle aree protette, alla presenza dell' assessore regionale al Turismo, Massimo Ostilio e dell' Arcivescovo di Foggia, Monsignor Francesco Pio Tamburrino.
Organizzata da Spazio Eventi, in collaborazione con l'Enit, patrocinata dalla Cei (Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport), quest'anno Aurea si presenta all'appuntamento con il mercato internazionale potendo contare su una "location" forse meno suggestiva rispetto alla sede storica che ne ha consacrato il successo (la Chiesa di San Pio, progettata da Renzo Piano, a San Giovanni Rotondo) ma certamente piu' funzionale ad accogliere la domanda in un segmento che nel mondo è in continua espansione.
Tra i numerosi e diversi stands presenti, ve ne sono ben quattro in cui viene fatta promozione dei tradizionali Riti della Settimana Santa.
Particolare rilievo, presso gli stands dell' Associazione Culturale Opera di Molfetta e della Provincia di Bari, ha la Settimana Santa Molfettese, inserita nel "Progetto Settimana Santa in Puglia", con ben in evidenza un manichino rivestito dell' abito di rito dell' Arciconfraternita della Morte.
Vi sono poi lo stand del Salento che promuove la Settimana Santa Gallipolina e quello della Regione Sicilia in cui campeggia un pannello in cui è ritratto il gruppo della "Sollevazione" della processione dei Misteri di Trapani.
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Lo stand dell' Associazione Culturale Opera di Molfetta
(Settimana Santa in Puglia)
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Lo stand della Provincia di Bari
(Settimana Santa in provincia di Bari)
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Lo stand del Salento
(Settimana Santa a Gallipoli)
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Lo stand della Regione Sicilia
(Settimana Santa a Trapani)
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* Testo e foto di Franco Stanzione.

martedì 18 novembre 2008

Il gallo di S. Pietro è ritornato al Purgatorio ...

... e sono andate via l' Addolorata e la Pietà.
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Questa sera i restauratori delle statue dell' Arciconfraternita della Morte, Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro, mi hanno fatto una gradita sorpresa, in occasione del mio 53° compleanno che ricorreva proprio oggi: mi hanno riportato alla Chiesa del Purgatorio il galletto di S. Pietro, essendo venuti però per portare presso il loro laboratorio di restauro in Andria, le statue dell' Addolorata e della Pietà.
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In verità anche le statue di S. Pietro e della Veronica sono state ormai ultimate e ritorneranno a Molfetta in settimana.
In definitive tutte le sei statue, da S. Pietro a S. Giovanni sono ormai state restaurate e riportate a tutto il loro originario splendore, così come le ha concepite il grande Maestro Giulio Cozzoli.
Rimangono solo le due Madonne.
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Mi è gradito offrire ai lettori de "La mia Settimana Santa, in esclusiva per loro, alcune immagini, pur del solo galletto, scattate presso il laboratorio di restauro, attraverso cui si evince minimamente il risultato raggiunto, intravvedendosi le statue di S. Pietro e della Veronica ormai terminate.
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* Testo e foto di Franco Stanzione.

giovedì 13 novembre 2008

Invito ad AUREA - Borsa del Turismo Religioso Foggia 20/22 novembre 2008

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Mi è pervenuta, questa mattina, una e-mail da parte dell' amico Gaetano Armenio della Associazione Culturale OPERA di Molfetta, con allegato l' invito ad intervenire tra una settimana, dal 20 al 22 di novembre, ad AUREA, la Borsa del turismo religioso che quest' anno si svolgerà presso la Fiera di Foggia e non più a S. Giovanni Rotondo.
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http://www.aurea.spazioeventi.org
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A questa manifestazione la Settimana Santa molfettese, inserita nel progetto "Settimana Santa in Puglia", curato dalla Associazione OPERA, sarà presente nei due stands istituzionali della provincia di Bari e della Regione Puglia.

Attraverso questo sito estendo l' invito ad intervenire a tutti i cultori, appassionati e studiosi delle nostre tradizioni pasquali.

.cliccare sull' immagine per ingrandire

* Testo di Franco Stanzione.

domenica 2 novembre 2008

A memoria dei Confratelli defunti

L' amico prof. Cosmo Tridente mi ha inviato questo suo scritto che mi ha profondamente colpito, inducendomi a riflettere sui nostri comportamenti quotidiani che, proprio noi che ci diciamo confratelli adottiamo e che a tutto preludono, tranne che al Paradiso.
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IN MEMORIA DEI CONFRATELLI DEFUNTI
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RIVELAZIONI SULLE ANIME DEL PURGATORIO
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Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica (parte prima 1030-1031) «Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto con Cristo, perciò o passerà attraverso una purificazione o entrerà immediatamente nella beatitudine del Cielo, oppure si dannerà per sempre».
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Chiesa del Purgatorio - Molfetta
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La parola “purgatorio” evoca nella mente di molti una grande sala di attesa nella quale coloro che già sono salvi ma non totalmente purificati attendono di passare alla beatitudine eterna del paradiso. A ragion veduta, la teologia cattolica afferma che il purgatorio, inteso quindi come purificazione dell’anima, non è una crudele punizione divina: al contrario, esso è frutto dell’infinito amore di Dio. Infatti un’anima imperfetta non potrebbe stare al cospetto di Dio senza soffrire per i peccati commessi, perciò il purgatorio è una condizione necessaria alla beatitudine delle anime peccatrici, sebbene siano certe della loro salvezza eterna.
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Tela altare maggiore della Chiesa del Purgatorio - Molfetta
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In un piccolo paese (Sonntag) fra le montagne austriache, nella provincia di Voralberg, viveva una signora di nome Maria Simma. Non era una medium. Non era neppure uno di quei sottoprodotti del paranormale specializzati nel truffare le persone con i tavoli ballerini, i bicchieri che leggono l’alfabeto, i registratori che capterebbero interferenze sulle onde radio, le mani che scrivono automaticamente messaggi dall’aldilà o trascrivono quello che chissà quale angelo suggerirebbe loro all’orecchio. Non era neanche una di quelle presunte veggenti, ricche di fantasia, che ormai fanno parte dello star system dei salotti televisivi, sempre in giro per il mondo a propagandare i propri libri e videocassette. Nulla di tutto ciò. Per incontrarla bisognava raggiungerla nel suo paese sperduto fra le montagne dell’Austria, viveva sola e guadagnava qualche scellino confezionando copriletto di piume d’oca che rivendeva ad un negoziante del posto. E’ morta il 16 marzo 2004 all’età di 89 anni.
Ma la solitudine di questa donna era accompagnata da moltissime presenze impalpabili e misteriose. Lei possedeva, intatti, un carisma unico e raro: riusciva a stabilire un contatto di continuità con tutti coloro che ci hanno preceduto nella vita terrena.
In una intervista rilasciata al giornalista Piero Vigorelli nella trasmissione televisiva “Miracoli” (Retequattro, 2001), Maria Simma fece delle rivelazioni sulle anime del purgatorio che sintetizzo in queste mie righe. Raccontò che le anime del purgatorio si presentavano a lei in diverse forme e modi, di giorno e di notte, con maggiore intensità nei tempi della Quaresima e dell’Avvento. Le anime delle persone che aveva conosciuto direttamente le apparivano con forme umane abbastanza precise. Quelle morte più lontane nel tempo erano invece piuttosto evanescenti. Ogni anima è punita secondo la natura delle sue colpe e tutte soffrono con pazienza ammirevole, lodando la divina misericordia per essere scampate dall’inferno. Quando “loro” si manifestavano, Maria chiedeva di cosa avessero bisogno. Nella maggior parte dei casi il soccorso più prezioso richiesto era quello della celebrazione di una Messa in suffragio. “Se si sapesse qual è il prezzo di una Messa per l’eternità, le Chiese sarebbero piene a tutte le ore di tutti i giorni”, disse Maria Simma in quella intervista. La recita del rosario, la partecipazione devota a una Via Crucis, le indulgenze e l’ardere delle candele sono altre forme efficaci di aiuto per le anime del purgatorio, aveva dichiarato al giornalista.
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Interno Chiesa del Purgatorio - Molfetta
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Nel gennaio1983 Vicka Ivankovic (una dei veggenti di Medjugorje) diede la seguente testimonianza sul purgatorio: «Dopo il paradiso la Gospa ( in italiano: la Madonna) ci ha portati a vedere il purgatorio. E’ un luogo molto scuro e noi non potevamo vedere quasi niente perché c’era come un fumo grigio, molto spesso del colore della cenere. Sentivamo che c’era una quantità di gente ma non potevamo vedere i volti per via di questo fumo. Potevamo però sentire i gemiti e le grida. Sono molto numerosi e soffrono molto. Sentivamo anche delle specie di urti, come se le persone si scontrassero. La Gospa ci diceva: “Vedete come queste anime soffrono! Aspettano le vostre preghiere per poter andare in Cielo”.
Prima di lasciare quel luogo, la Gospa ci ha molto raccomandato di pregare ogni giorno per queste anime affinché possano avvicinarsi presto a Dio. Non è in occasione della festa di Ognissanti, ma a Natale che si libera dal Purgatorio la maggior parte delle anime. Poi ci ha detto: “Qui vi sono anime che pregano Dio con grande fervore, ma per queste anime non prega sulla terra nessun parente o amico. Dio permette che esse traggano vantaggio dalle preghiere altrui”. La maggioranza delle persone vanno in purgatorio; molte vanno all’inferno e solo un numero relativamente piccolo va direttamente in paradiso».
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Tovaglia da altare della Chiesa del Purgatorio - Molfetta
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Si tratta di rivelazioni che giustamente la Chiesa giudica con molta cautela. Ma il messaggio che questi veggenti danno all’umanità è di grande speranza: è quello di prendere coscienza che quanti ci hanno preceduto ci vedono, ci chiedono aiuto e quindi caricano sui vivi di questa terra la grande responsabilità della loro salvezza.
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Prof. Cosmo Tridente

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* Testo del prof. Cosmo Tridente.
* Foto di don Ignazio Pansini, parroco del Duomo di Molfetta.

sabato 1 novembre 2008

Comunicato stampa de "La Veste Rossa": aggiornamento del sito internet


Sede provvisoria c/o Montenegro
Via Mezzetti, 31- 74100 Taranto


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COMUNICATO STAMPA


A tutte le redazioni
loro sedi


Interessa in particolare gli studenti universitari della città di Taranto, il sito web ufficiale dell’Associazione Internazionale di Studi e Ricerche sulla Cultura Popolare «La Veste Rossa», che organizza il Convegno Internazionale di Studi dedicato a questa tematica, da quest’oggi in rete.
Per dire il vero il sito sarà nuovamente aggiornato nei prossimi giorni, e nella sua attuale versione non è nella sua interezza, in quanto sono mancanti ancora alcuni elementi, come le relazioni del convegno del 2007, gli organi statutari e lo statuto. Ma vi era una pressante richiesta per la divulgazione degli atti del recente convegno tenutosi il 20 e 21 settembre scorsi, ed allora è stato deciso di pubblicare la parte che già era stata approntata.
Su
www.lavesterossa.com sarà possibile infatti consultare e stamparsi gli atti del convegno che, nonostante l’impegno assunto da qualche pubblico rappresentate, è stato disatteso come spesso avviene in fatto di cultura. Ed inoltre, oltre alle sezioni mancanti, saranno presto pubblicate anche quelle news cui si faceva riferimento all’inizio. Infatti a seguito di un incontro tra i rappresentanti dell’Associazione e l’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione, avvocato Paolo Ciocia, è stato iniziato un percorso virtuoso che dovrebbe portare al bando di alcune borse di studio da destinarsi a studenti universitari della città bimare, che, nelle loro tesi di laurea, si occupano delle tematiche care all’associazione, usufruendo degli atti ma anche delle pubblicazioni di cui l’associazione stessa è in possesso. Analogo incontro sarà presto chiesto dall’Associazione all’omologo Assessorato alla provincia.
Il sito contiene altresì le anticipazioni sul convegno che si terrà a Taranto il 18, 19 e 20 settembre del 2009, il tema dell’incontro stesso, ma anche le prime anticipazioni del convegno che l’Associazione sta preparando per il prossimo marzo e che si terrà in Sicilia, verosimilmente a Caltanissetta. Infatti dal prossimo anno l’Associazione intende organizzare due convegni annuali uno dei quali vedrà sempre come sede Taranto, mentre l’altro si svolgerà alternativamente in Italia ed in Spagna, così come nei progetti e nelle intenzioni dei fondatori del convegno stesso, che a Taranto ha come partner essenziale la Confraternita dell’Addolorata e San Domenico.
Naturalmente già da subito è possibile prendere contatto con gli organi statutari attraverso apposite e-mail, anche se gli incarichi di presidente e vicepresidenti attualmente sono stati affidati come facenti funzioni, mentre quello di Direttore e Padre Spirituale de «La Veste Rossa» è stato affidato a Monsignor Giovanni Lanzafame, che è incardinato nell’Arcidiocesi di Siviglia, dove è Direttore spirituale dell’Hermandad de «Las Aguas» nonché parroco di una delle più importanti parrocchie del quartiere di Triana a Siviglia.
Non appena saranno disponibile tutte le notizie annunciate, l’Associazione si farà carico di comunicarle agli organi d’informazione
Il vicepresidente ff.
Gigi Montenegro

Taranto 01.11.2008
Con cortese preghiera di divulgazione. Grazie

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* Testo a cura di Gigi Montenegro.