Nel buio di quella stanza della Chiesa del Purgatorio che le ospita da ormai cento anni, le Statue della Passione, realizzate dal grande scultore molfettese Giulio Cozzoli, attendono di mostrarsi in tutta la loro struggente bellezza.
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Appena si apre la porticina di quella stanza ecco cosa appare.
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Appena si apre la porticina di quella stanza ecco cosa appare.
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Non bisogna mai dimenticare chè c' è anche ... lui, il gallo di S. Pietro.
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Ed ecco le Statue, fotografate col flash, per rimarcare che la odiosa patina di lucido che le ricopriva fino a sette mesi fa è stata rimossa.
Ed ecco le Statue, fotografate col flash, per rimarcare che la odiosa patina di lucido che le ricopriva fino a sette mesi fa è stata rimossa.
Quando le statue venivano fotografate col flash, in virtù di essa, le Statue la riflettevano e le foto presentavano sempre immagini non naturali.
... Abbiamo provveduto ad eliminare anche questo inconveniente, per la gioia dei fotoamatori.
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1 commento:
Aveva ragione quando scriveva che vedere le statue dopo il restauro sarebbe stato sconsigliato!!!
Sono troppo diverse... ormai mi ero abituato a vederle come prima.
Giulio Cozzoli era un genio!
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