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domenica 16 maggio 2010

La Settimana Santa a Cerignola (FG)

Sono particolarmente felice di presentare all' attenzione dei lettori del sito La mia Settimana Santa, la scheda monografica de La Settimana Santa a Cerignola che è possibile trovare nella sezione Settimana Santa in Puglia.
Cerignola è un grosso paese in provincia di Foggia, a vocazione prevalentemente agricola e patria del noto sindacalista Giuseppe Di Vittorio.
Ho visto personalmente quest' anno (durante il mio "tour de force" del Venerdì Santo sera, in giro per la Puglia) le due processioni della Desolata e di Cristo Morto (organizzata tra l' altro dall' Arciconfraternita della Morte e Orazione con sede nella Chiesa del Purgatorio ... guarda caso), rimanendone positivamente colpito per la serietà con la quale partecipano ad esse i confratelli.
In verità, a fronte delle atmosfere di silenzio descritte nella scheda monografica, ho notato per le strade molta confusione e tante inopportune bancarelle di alimentari (contrastanti con lo spirito penitenziale del Venerdì Santo), ma si deve fare i conti anche con le necessità di quei commercianti che, soprattutto in momenti di crisi economica come l' attuale, approfittano di certe ricorrenze per rifarsi delle mancate vendite dell' anno.
Forse anche queste sono le grazie che Gesù Cristo dispensa agli uomini, anche se ciò può sembrare anacronistico.
Il giudizio di Dio è molto più clemente di quello dell' uomo, nondimeno bisogna tendere il più possibile ad un recupero dello spirito penitenziale non solo delle processioni, ma indipendentemente da queste, al modo di vivere tutta la Quaresima e la Settimana Santa.
Non si dimentichi che il Papa, proprio in questi giorni di visita a Fatima, ha indicato nello sperpero e nel vivere sopra le proprie possibilità, una delle cause della attuale situazione di crisi economica.
Inoltre c' è da dire che le bancarelle non erano di fronte alle Chiese, come invece è scandalosamente avvenuto a Molfetta quest' anno, con un gazebo che vendeva "pizzarelli" di fronte a S. Stefano mentre erano esposte le statue dei Misteri, sulla scia di sciocche ed inopportune relative sagre organizzate da associazioni che farebbero molto meglio a fare altro, coerentemente con i propri scopi statutari.
Colgo l' occasione per invitare le signore organizzatrici della "Sagra del pizzarello" (che è cosa che riguarda solo una tradizione di confraternite) ad organizzare per il futuro altre manifestazioni, magari avendo come fine la promozione del corretto approccio religioso a quelli che sono i riti della Settimana Santa; sarebbe questo un argomento che potrebbe soddisfare lo spirito, anzichè la pancia, rispettando il significato di quei giorni.
Ritornando alla Settimana Santa di Cerignola, devo con una punta di orgoglio constatare che questo mio spazio, ad essa dedicato sul mio sito, è forse l' unica e più completa documentazione sulle tradizioni pasquali di quella città.
Poco conosciuta ... è vero, ma certamente non meno meritevole di attenzione rispetto a quelle "più blasonate" quanto rinomate.
Spero di aver colmato una lacuna e di aver reso onore, nel contempo, alla mia sincera amicizia con il Priore dell' Arciconfraternita della Morte e Orazione di Cerignola, sig. Saverio Cannone e al simpaticissimo e arzillo (nonostante i suoi oltre 85 anni) Padre Spirituale di questo antico Sodalizio, Mons. Tommaso Dente.
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* Testo a cura del dott. Franco Stanzione.
* Foto a cura di "Foto Belviso - Cerignola", tratta dalla copertina del volume "Settimana Santa", Centro Grafico Foggia, marzo 2010.

1 commento:

Danny ha detto...

Non vorrei sbagliarmi (anche perchè quest'anno al borgo durante il giovedì e venerdì ci sono stato pochissimo), ma devo comunicarti che il gazebo allestito di fronte la Chiesa di Santo Stefano non c'entrava assolutamente nulla con la sagra del pizzarello, organizzata esclusivamente la sera del giovedì in via piazza all'altezza del comando della polizia municipale, accompagnato dalla proiezione delle immagini delle nostre processioni curate da Pasquale Modugno. Non a caso infatti l'anno scorso che ci fù la medesima sagra non c'era nessun gazebo, mentre quest'anno anche a sagra conclusa da ore il gazebo continuava la sua attività durante l'uscita dei Misteri. All'interno del gazebo inoltre si potevano notare degli individui appartenenti a famiglie poco raccomandabili di Molfetta che nulla hanno a che fare con l'associazione che ha organizzato la sagra, fatta non per abbuffarsi o per vendere e guadagnare come invece è avvenuto in quel gazebo. In questo caso ha sbagliato o il comune a rilasciare la licenza di occupazione di suolo pubblico, o i vigili che non hanno controllato tutte le necessarie autorizzazioni conoscendo quei tipacci.