Dopo averla "studiata" da diverso tempo, lo scorso anno ho visto per la prima volta, di persona, la "Sagra dei Misteri di Campobasso", che si svolge nel giorno del Corpus Domini. Ne sono rimasto letteralmente affascinato, tanto che è una delle poche cose che mi interessano, oltre naturalmente la Settimana Santa.
Domenica 6 giugno sarò a Campobasso col mio carissimo amico di sempre prof. Mauro Spagnoletti, anch' egli cultore di tradizioni popolari, per godere di uno spettacolo che definisco unico.
Cosa sia la Sagra dei Misteri ho piacere che a dirlo sia il mio amico Giovanni Teberino, uno dei maggiori organizzatori di questa bellissima manifestazione.
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Fra le tante manifestazioni in occasione del Corpus Domini la più originale è quella che si svolge a Campobasso con la processione dei Misteri. Da oltre due secoli e mezzo, angeli,
santi, diavoli e madonne sospesi nel vuoto sfilano per le vie di Campobasso. Le attuali macchine dei Misteri, straordinarie per l'eleganza e leggerezza, furono costruite dallo scultore campobassano, Paolo Saverio Di Zinno (1718-1781) intorno al 1740.
Di Zinno realizzò un'armatura verticale che avrebbe retto dei bambini su sapienti diramazioni, mentre alla base si sarebbero collocati gli adulti. L'armatura, in lega leggera di metallo fuso, veniva camuffata attraverso un cero, un vulcano, un altare, delle catene, ecc.
Di Zinno costruì ventiquattro Misteri che vennero sottoposti ad un collaudo ma, secondo una tradizione orale non documentata, sei non ressero alla prova rimanendo così in diciotto.
Nel 1748 per la prima volta, si suppone, sfilarono i Misteri per le vie di Campobasso, angeli santi, diavoli e madonne, tutti interpretati da uomini, donne e bambini in costume, parevano librarsi nel cielo quasi volassero. I diciotto Misteri venivano custoditi, a gruppi di sei, nelle tre maggiori chiese di Campobasso: S. Antonio Abate, i quali uscivano sempre, mentre quelli custoditi nella chiesa di S. Maria della Croce, e quelli custoditi nella Cattedrale, uscivano ad anni alterni.
Col terremoto del 26 luglio 1805, nella città di Campobasso molti edifici e chiese andarono distrutte, tra queste la chiesa della S.S. Trinità (cattedrale) e la chiesa di S. Maria della Croce e con esse andarono distrutti alcuni dei Misteri che custodivano, quattro della Cattedrale e due di S. Maria della Croce. Da allora non furono più in diciotto ma rimasero in dodici fino al 1959, quando i cugini Tucci, fabbri ferrai campobassani, costruirono il tredicesimo Mistero, il SS. Cuore di Gesù, tratto da un disegno attribuito al Di Zinno.
L'organizzazione della Processione dei Misteri coinvolge i volontari dell'Associazione Misteri e Tradizioni già a partire da alcuni mesi prima della festività del Corpus Domini. Bisogna infatti revisionare le macchine, sistemare i costumi dei figuranti, le divise dei portatori ma, soprattutto, reclutare i figuranti fra quanti, bambini e adulti, desiderano partecipare alla più sentita ed importante tradizione campobassana. La scelta dei figuranti viene effettuatadal coordinatore dell'Associazione Misteri e Tradizioni principalmente in base alle caratteristiche fisiche e fisionomiche: requisito fondamentale per i bambini è la possibilità di stare comodi all'interno delle imbracature, mentre per gli adulti è la capacità di interpretare al meglio il ruolo assegnato. La formazione delle squadre dei portatori e la loro gestione nel corso della Processione, avviene, invece, a discrezione di ogni singolo caposquadra, ciascuno secondo i propri criteri. La mattina del giorno del Corpus Domini, alle 8.00 nel cortile del Museo che ospita i Misteri in mostra permanente, l'Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Campobasso-Boiano celebra la Santa Messa alla presenza dei volontari dell'Associazione, dei figuranti circa una settantina, di cui 58 bambini (alcuni di appena due anni) di fedeli, delle autorità i s t i t u z i o n a l i C o m u n a l i , Provinciali e
Regionali. Alle 09.00 terminata la funzione, i personaggi vanno ad animare le strutture in acciaio dei Misteri grazie alla preziosa opera dei vestitori (due per ogni Mistero) che si occupano di assicurare i figuranti alle imbracature, di curare i costumi e gli aspetti scenografici, ci si lascia imbrigliare da mani esperte da una serie di cinghie bretelle e via si parte.
Alle 10.00 in punto, sotto il sole campobassano e con un cielo sempre più azzurro, si animano le strutture, si muovono gli angeli ... inizia la Festa, il capo squadra grida "scannétt allért" e battendo per tre volte una canna palustre sulla base, i portatori sollevano il Mistero che, come per incanto prende vita ed inizia a ondeggiare. La banda attacca il suo motivo, sempre quello da anni, ed i Misteri attraversano la Campobasso antica, sfiorando i balconi, passando sotto gli archi a rinnovare ogni anno questo appuntamento caro ai campobassani, le risate dei diavoli e le grida: "Tunzella, tunzella ... Vietenne, vietenne...", il vociare della gente che parla agli angeli e madonne ed i Misteri che si fermano, sostano e riprendono a ondeggiare ritmicamente tra migliaia di persone che applaudono al loro passaggio.
Apre la sfilata con la sua imponenza S. Isidoro, patrono dei contadini, rappresentato con il suo padrone sotto una enorme Face (cero) sorretta da tre angeli; S. Crispino, patrono dei calzolai, assorto a contemplare tre angeli che gli mostrano una spada, una palma e una corona, simboli del martirio; S. Gennaro sulla nuvola e attorniato da tre angeli mentre ai sui piedi sono rappresentati il Vesuvio e il fiume Sebeto, impersonato da un vecchio dalla lunga barba; Abramo a cui un angelo trattiene il pugnale che stava per vibrare su Isacco; Maria Maddalena sorretta da angeli davanti all'altare dove officia S. Massimino; S. Antonio Abate che dall'alto di una nuvola resiste alla tentazione di una fanciulla, mentre un diavolo la lusinga cercando di farla ridere; L'Immacolata Concezione che si libera in alto con in volo cinque angeli a farle da corona; S. Leonardo patrono delle persone ingiustamente carcerate che dall.alto di una nube viene in soccorso di due prigionieri; S. Rocco che sovrastato da un angelo guarisce un appestato che si rivolge a lui; L'Assunta che, accompagnata dal figlio Gesù e da cinque angeli, vola in cielo; S. Michele che caccia i diavoli con la spada sguainata e li fa precipitare nella bocca dell.inferno; S. Nicola che restituisce a una famiglia il figlioletto rapito dai corsari saraceni; S.S. Cuore di Gesù rappresentato dalla Madonna col Bambino, S, Giuseppe e quattro angeli che sorreggono un grosso cuore.
Intorno alle 13.30, in piazza Vittorio Emanuele II, dal balcone del Municipio, il corteo riceve la solenne Benedizione da parte del Vescovo per poi far rientro, una alla volta, nel Museo dove sono custoditi.
I vari personaggi discendono dai loro sostegni, si svestono e dopo aver ricevuto un piccolo omaggio, e con la soddisfazione per essere stati protagonisti alla festa più importante della Città, si danno appuntamento all'anno prossimo.
.La pagina della rivista "Il punto" in cui è pubblicata una foto
realizzata dal dott. Franco Stanzione lo scorso anno
(S. Giuseppe)
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* Testo a cura di Giovanni Teberino - Campobasso.
* Foto tratte da "Il Punto".