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domenica 5 dicembre 2010

Natale ... pensando a S. Stefano

Questa mattina sono stato alla S. Messa celebrata come ogni domenica nella Chiesa di S. Stefano, sede della mia amatissima Arciconfraternita di S. Stefano che, insieme a quella della Morte, ho sempre portato e porterò nel cuore fino all' ultimo momento della mia vita.
Sono rimasto colpito dalla lettura di un breve quanto semplice brano pubblicato su "Il Cenacolo", periodico mensile dell' Arciconfraternita, a firma del mio amico e confratello Domenico Petruzzella: riguarda proprio il protomartire S. Stefano, titolare del nostro Venerabile Sodalizio.
Mi è talmente piaciuto che ho voluto farne motivo di riflessione su questo sito per tutto il periodo natalizio.
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A cura di Domenico Petruzzella
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Tra i pastori che erano accorsi ad adorare Gesù Bambino c' erano anche delle donne.
Esse avevano portato con sé i loro bambini perché Gesù li benedicesse.
Tecla, una giovane sposa, non aveva figli, ma desiderava tanto averne uno.
Per non essere da meno delle altre donne, prese una grossa pietra, l' avvolse in uno scialle, mise sulla sommità una cuffietta e se la teneva fra le braccia, proprio come se fosse un bambino appena nato.
Quando vide Gesù, così bello e sorridente, fu presa dalla commozione e si mise a piangere, là in ginocchio, davanti alla capanna.
Quando si alzò per ritornare a casa, Maria che aveva letto nel suo cuore e che aveva capito il suo innocente inganno le domandò: "Tecla, che cosa porti in braccio?"
Sentendosi scoperta, la donna rispose: "Allatto un figlio maschio".
Allora la Madonna le disse: "Su, scopriti il seno e allatta tuo figlio; da questo momento il tuo desiderio é stato esaudito. La tua pietra é diventata un bel bambino".
La donna scostò lo scialle che avvolgeva la pietra e rimase meravigliata per il miracolo che era stato compiuto per lei; tra le braccia aveva il suo primo figlio. "Ricordati però" le disse ancora Maria "che egli é nato da una pietra e morirà a colpi di pietra".
Questo bambino fu chiamato Stefano, divenne discepolo di Gesù e fu il primo ad affrontare il martirio.
La chiesa celebra la sua festa il 26 dicembre, il giorno dopo Natale.
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* Testi a cura del dott. Franco Stanzione e di Domenico Petruzzella.
* Foto a cura del dott. Franco Stanzione.

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