In una gelida serata di dicembre ho sentito echeggiare il canto natalizio “Mezzanotte” da un gruppo di giovani che così cantavano:
Buon anno a chi sognando insegue una chimera,
a chi nel cuore non ha speranza alcuna,
stringiamoci la mano ad uno ad uno,
buon anno, buona fortuna.
Sì, è un augurio che quei cantori rivolgevano a tutti, giovani, famiglie, anziani, che si troveranno in difficoltà con i sacrifici chiesti dalla manovra salva-Italia. Sembra che tutti i problemi legati alla persona (disoccupazione giovanile, mancanza di lavoro, pensioni insufficienti, impoverimento, tasse, ecc.) siano causati dalla crisi, dallo spread che sale e scende, dal pil, dagli scudi fiscali, dai bond tedeschi, dai bot italiani. Ecco allora che a volte ci si nasconde ipocritamente in frasi di questo tipo: ci sarà un futuro migliore. Mai questa frase è stata la più pessimistica della storia! Determina l’alba di una sconfitta generazionale.
Allora buon anno a tutti i molfettesi, amanti delle tradizioni, che si apprestano ad affrontare un futuro assai incerto per il 2012. In particolare, desidero dire: grazie di cuore a te Franco che per sei anni hai servito con lodevole impegno l’Arciconfraternita della Morte nella tua veste di Priore e che ora mantieni viva la tradizione della Settimana Santa gestendo il tuo encomiabile sito. Dopo una sofferta vacatio, nel 2012 subentrerà, infatti, la nuova Amministrazione del Sodalizio, eletta recentemente.
Prof. Cosmo Tridente
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