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domenica 18 gennaio 2009

18 gennaio 2009 - Le Statue di Giulio Cozzoli in mostra nel Purgatorio dopo il restauro

Questa mattina alle ore 9,00 la Chiesa del Purgatorio ha aperto i suoi battenti, permettendo ai visitatori di poter finalmente vedere da vicino le statue di Giulio Cozzoli dopo il restauro.
La moltitudine di persone che sin dall' apertura ha affollato la Chiesa, rendendo devoto omaggio alle Statue della Passione ed alle Sacre Immagini dell' Addolorata e della Pietà, è la dimostrazione più lampante di quanto forte sia il legame fra l' Arciconfraternita della Morte e la Città di Molfetta.
Io dico sempre, e non da ora, che non si può essere molfettesi se non si amano le Statue del Purgatorio e quelle di S. Stefano.
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* Testo e foto di Franco Stanzione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Franco,
le mie più vive felicitazioni per il restauro delle statue del Cozzoli alle quali, noi molfettesi, siamo legati da profonda devozione. Prima del restauro erano considerate un "capolavoro"dell'arte scultorea, oggi sono diventate un "gioiello" della stessa grazie alla tua tenacia e forte volontà. Diceva Seneca: "La vita è lunga se piena". Ebbene, in questo senso, il tuo reiterato mandato quale Priore dell'Arciconfraternita della Morte è stato pieno e lungo perchè, senza voler fare retorica alcuna, hai lasciato una traccia così concreta e visibile in tutti coloro che amano Molfetta e le sue tradizioni pasquali. Davvero grazie di cuore

Anonimo ha detto...

Dott. FRanco, Complimenti a te e tutta l'Arciconfraternita. Dalle foto, si intravvede un ottimo lavoro! A presto.
Roberto Soru

Anonimo ha detto...

Guardando San Giovanni e la Cleofe, pare che abbiano ancora un pò di lucido rispetto alle altre. E' solo una mia impressione o effettivamente è rimasto un pò di lucido?

franco955 ha detto...

Effettivamente sembrano più lucide, ma non è lucido bensì diversa colorazione rispetto alle altre ed il motivo è il seguente, e te lo confermo perchè ho seguito di persona tutte le fasi del restauro. Tu stessa quando le hai viste non lo avevi notato nella teca, perchè la cosa risalta di più in piena luce.
Allora ... se consideri le epoche in cui le statue sono state man mano fatte ti rendi conto che, quasi a coppia, rappresentano diversi livelli di maturazione artistica dello scultore. Infatti la Veronica (1906) e il Cristo (1908) sono strutturalmente e come colorazioni molto simili ... la Cleofe (1924) e S. Giovanni (1927) idem ... infatti se le vedi bene sono le due che hanno una tipologia di colore uguale e diversa da tutte le altre (vedi anche le basi che sono uguali). Poi c' è S. Pietro (1948), la Salomè (1953) e la Maddalena (1956) che hanno anche basi uguali e più alte ... S. Pietro un po' diverso, ma vedi che alle altre due la fattura è molto simile e così le dipinture ... facci caso.
Possiamo parlare di tre epoche diverse, contraddistinte ognuna da un diverso livello di maturità artistica.
Per me le più belle sono state le più vecchie ... ma tieni presente che anche i materiali pittorici in 50 anni erano diversi ...
Spero sia soddisfatta. Se vuoi ti faccio parlare con Iaccarino che te lo conferma. Conunque, come per tutte, nessun volto ha subito dipinture o verniciature, ma solo integrazioni, fatte non col pennello, ma con una tecnica a puntini a puntini di colore, come i pixel ... non so se ho reso.

Anonimo ha detto...

salve dott. stanzione, le volevo proporre, se fosse possibile, di inserire un reportage con le foto delle vecchie statue così magari da confrontarle con queste restaurate. kmq vorrei farle i complimenti per la tenacia con cui sta gestendo questa confraternita e la sta portando a ottimi livelli.
Distinti saluti
Rio

Anonimo ha detto...

Per Rio se cerchi bene nel sito specialmente al mese gennaio o dicembre, sono inserite le foto di come erano le statue prima e durante i lavori di restauro. Non sono molte anche perchè ci vorrebbe un sito intero per raccogliere tutto il materiale riguardante Cozzoli e le statue.