Il 13 maggio è scomparso in Roma il dott. Mario Saverio Cozzoli, stroncato da quel male che personalmente preferisco non nominare perchè ha perseguitato e perseguita ancora membri della mia famiglia.
Il dott. Cozzoli (Saverio per gli amici più stretti, tra i quali mi onoro di esserci stato anche io), era confratello dell' Arciconfraternita di S. Stefano, della Morte e del SS. Sacramento alle cui attività, pur risiedendo a Roma, ha sempre partecipato con assiduità, senz' altro molto più di tanti iscritti che abitano a Molfetta e che si vedono, se pure, solo in occasione della Bussola.
Saverio Cozzoli era infatti un Confratello con la C maiuscola, non semplicemente uno dei tanti; infatti se è vero che l' adesione ai nostri Sodalizi conferisce a tutti gli stessi diritti (si pensa solo a questi ultimamente, molto meno ai doveri) è un dato di fatto che, quasi per selezione naturale, vi siano alla fine confratelli e semplici iscritti.
Mi pare ovvio che una confraternita progredisce grazie ai primi e non ai secondi.
Saverio, lo ripeto, era tra i primi; indimenticabili sono i suoi interventi alle assemblee, per chi come il sottoscritto è sempre stato presente in ogni aspetto della vita confraternale delle due Arciconfraternite.
Persona di elevata cultura politica, artistica ed umanistica, è stato da giovane vice presidente nazionale dell' Azione Cattolica Italiana.
E' stato da giovanissimo, addirittura sino all' età di settant' anni, portatore delle Sacre Immagini dell' Addolorata, di Cristo Morto e della Pietà.
Fino all' ultima Settimana Santa, trascorsa da poco più di un mese, ha voluto presenziare a tutte le processioni e celebrazioni, pur già compromesso dalla malattia.
.
all' Arciconfraternita della Morte nel novembre 2005
.
.
Saverio, stando a Roma, manteneva i suoi contatti con Molfetta e con l' Arciconfraternita della Morte, per quello che riguarda il mio rapporto di amicizia con lui, attraverso lunghissime quanto piacevoli conversazioni telefoniche; io lo tenevo aggiornato su tutto e, devo dire, molte volte ho anche accettato i suoi consigli che mi sono serviti a meglio svolgere il mio ruolo di Priore.
.
Sabato Santo 2007 in Cattedrale, poco prima dell' uscita
della processione della Pietà
.
Avrebbe potuto degnamente ricoprire la carica di Priore di S. Stefano come della Morte, perchè per confratelli come lui la distanza da Molfetta non avrebbe potuto costituire un impedimento; Saverio era ogni giorno a Molfetta col cuore, in S. Stefano e nel Purgatorio.
A tal punto che due giorni prima di lasciare questo mondo ha voluto, attraverso le poche parole scambiate al telefono con me e con il Priore di S. Stefano, congedarsi per sempre dalle sue tanto amate Arciconfraternite.
Oggi pomeriggio si sono celebrati i suoi funerali nella Chiesa di S. Stefano, alla presenza degli amici più cari e con il visibile contorno di quei confratelli a lui più vicini nella condivisione di certi valori in cui Saverio ha creduto e nei quali anche noi crediamo.
Non mi sento di aggiungere altro, per ora; dico solo che dal 13 maggio 2009 S. Stefano e la Morte sono prive di un tassello importante della loro storia.
.
* Testo di Franco Stanzione..
* Fotografie di Foto Umberto - Molfetta, provenienti dall' archivio personale del dott. Franco Stanzione.
3 commenti:
Spero ardentemente che tutti noi giovani Confratelli possiamo prendere da te l'attaccamento alla nostre Arciconfraternite e il loro viverle quotidianamente, passione e devozione,anche a tanti chilometri di distanza.
Arrivederci don Saverio...
Insieme agli altri amici di Sessa Aurunca, ho avuto il piacere di conoscere il Sig. Cozzoli durante le nostre visite a Molfetta e la sua gentilezza mi è rimasta impressa, pari solo alla passione per le tradizioni molfettesi che traspariva da ogni suo gesto. Condoglianze vivissime alla famiglia Cozzoli da parte mia, della mia famiglia e dei confratelli di Sessa Aurunca.
Pasquale Ago
Solo oggi, leggendo questo pezzo, ho appreso della scomparsa del carissimo amico di tanti ricordi,Saverio Cozzoli. Le nostre vite si sono allontanate non certo per disaccordi bensì per scelte di residenza: io vivo dal 1999 in Sardegna.
Sono veramente addolorato per la sua scomparsa e, anche con estremo ritardo, attraverso voi vorrei esprimere tutta la mia solidarietà e le condoglianze per la perdita di un grande uomo ed un carissimo amico. Giuseppe Tusacciu
Posta un commento