* Testo e foto a cura del dott. Franco Stanzione.
Online da lunedì 29 ottobre 2007 - Visualizzazioni totali
sabato 30 ottobre 2010
La Cappella dei Misteri dell' Arciconfraternita di Maria SS. del Rosario a Bitonto
* Testo e foto a cura del dott. Franco Stanzione.
mercoledì 27 ottobre 2010
L' Aldilà
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Vediamo l’intervista:
Padre Livio: Dimmi dove eravate e che ore erano.
Vicka: Cosa? Le corna?
* Foto tratte dal web.
martedì 26 ottobre 2010
SS. Medici di Bitonto - Le foto degli amici
Si possono vedere cliccando su GALLERIA FOTOGRAFICA.
domenica 24 ottobre 2010
Omaggio a Nicola Natalicchio
Ebanista, vissuto negli U.S.A. per tanti anni per motivi di lavoro, alla sua opera si devono tutte le basi processionali del Sabato Santo, i fanali, le sdanghe, i forcelli e le due Croci dell’ Addolorata e della Pietà. Sua donazione del 1960 è anche la “coltre” di velluto nero che riveste la base della Pietà.
Disponibilissimo a servire l' Arciconfraternita ogni volta che gli veniva richiesto, è stato sempre presente fino a pochi mesi or sono anche alla S. Messa del sabato sera nella Chiesa del Purgatorio.
Sempre nel Purgatorio, il 5 giugno 2008, durante la mia Amministrazione, festeggiò con la famiglia e noi confratelli il suo 100° compleanno.
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Ricordare la sua figura su questo sito mi è sembrato quanto meno doveroso da parte mia, in virtù di quanto ha fatto per la mia amatissima Arciconfraternita della Morte.
Voglio ricordarlo a tutti attraverso alcune foto scattate in sua compagnia, durante il mio lungo mandato di Priore, dal 2004 al 17 febbraio 2010.
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. Novembre 2005 - Consegna attestati 50 anni di iscrizione all' Arciconfraternita
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. Sabato Santo 2008
Sabato Santo 2009
10/07/2009 - Sagrestia Chiesa del Purgatorio
60° anniversario di Sacerdozio di don Francesco Gadaleta .
sabato 23 ottobre 2010
Stramaledetto Halloween
* Testo a cura del dott. Franco Stanzione.
* Foto tratta dal web.
martedì 19 ottobre 2010
La processione dei SS. Medici di Bitonto 17/10/2010 - Servizio fotografico
lunedì 18 ottobre 2010
La mia "vègeta" sotto i SS. Medici di Bitonto
* Testo a cura del dott. Franco Stanzione.
* Foto a cura di Francesco Magarelli - Molfetta.
domenica 17 ottobre 2010
17 ottobre 2010 - I SS. Medici ... al Purgatorio
sabato 16 ottobre 2010
A Siviglia, con la Real Maestranza, anche una delegazione di Bitontini
Hoy, Adolfo Arenas Castillo recibe el título de Consul Honorario de la Real Maestranza de Caltanissetta (Italia) Francisco Santiago. El sabado dia 16 de octubre, a las 12:00 horas y en el consulado de Italia, hermanos de la Virgen del Rosario y del Sufragio de los Dolores de Bitonto (Pugia), del Santisimo Crossifisso de Monreale (Sicilia) y de la Real Maestranza de Caltanicetta, también de Sicilia, se reunirán para condecorar al Presidente del Consejo de Cofradías de Sevilla, Adolfo Arenas Castillo, como Consul Honorario de la Real Maestranza de Caltanicetta. Estaran presente en el acto una representacion de la Hermandad de la Virgen del Pilar, de la Hermandad del Crocifisso de Monreale, ambas hermanadas y una representacion de la Hermandad de Las Aguas y de la Real Maestranza de Caltanissetta, también hermanadas. Posteriormente, por la tarde, a las 19 horas, toda la delegacion italiana junto con varias hermandades de Sevilla y Andalucia, participaran en la procesion de la Virgen del Rosario del Dos de Mayo que, en solemne Rosario publico como hace desde el 2003 año del Rosario recuperando la antigua tradicion, llegará hasta la Capilla Real de la Catedral para hacer un rezo por el derecho a la vida, tal y como ha indicado el Arzobispo de Sevilla. Foto: Francisco Santiago |
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* Testo tratto dal sito Arte Sacro.
mercoledì 13 ottobre 2010
Domenica 17 ottobre 2010 - La processione dei SS. Medici di Bitonto in diretta
* Testo e foto a cura di BitontoTV.
martedì 12 ottobre 2010
Aspettando la processione dei SS. Medici di Bitonto
* Testo e foto a cura del dott. Franco Stanzione.
lunedì 11 ottobre 2010
Il Culto di Maria SS. Addolorata a Málaga (Spagna)
* Testo a cura del dott. francesco Stanzione.
* Foto tratta dal web.
venerdì 8 ottobre 2010
Maria donna bellissima
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È vero. Il Vangelo non ci dice nulla del volto di Maria. Come, del resto, non ci dice nulla del volto di Gesù.
Forse è meglio. Così a nessuno di noi viene tolta la speranza di sentirsi dire un giorno, magari da un arcangelo di passaggio: «Lo sai che a tua madre e a tuo fratello rassomigli tanto?».
Maria, comunque, doveva essere bellissima. Non parlo solo della sua anima.
La quale, senza neppure l'ombra del peccato, era limpida a tal punto che Dio vi si specchiava dentro. Come le montagne eterne che, lì sulle Alpi, si riflettono nella immobile trasparenza dei laghi.
Parlo, anche, del suo corpo di donna.
La teologia, quando arriva a questo punto, sembra sorvolare sulla bellezza fisica di lei.
La lascia celebrare ai poeti: «Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sì che in te sua luce ascose...».
La affida alle canzoni degli umili: «Mira il tuo popolo, o bella Signora...».
O agli appassionati ritornelli della gente: «Dell' aurora tu sorgi più bella... non vi è stella più bella di te».
O alle allusioni liturgiche del Tota pulchra. Tutta bella sei, o Maria. Sei splendida, cioè, nell' anima e nel corpo!
Essa però, la teologia, non va oltre. Non si sbilancia. Tace sulla bellezza umana di Maria. Forse per pudore. Forse perché paga di aver speso tutto speculando sul fascino soprannaturale di lei. Forse perché debitrice a diffidenze non ancora superate circa la funzione salvifica del corpo. Forse perché preoccupata di ridurre l'incanto di lei a dimensioni naturalistiche, o timorosa di dover pagare il dazio ai miti dell' eterno femminile.
Eppure, non dovrebbe essere difficile trovare nel Vangelo la spia rivelatrice della bellezza corporea di Maria. C'è una parola greca molto importante, carica di significati misteriosi che non sono stati ancora per intero esplicitati. Questa parola, che fonda sostanzialmente tutta la serie dei privilegi soprannaturali della fanciulla di Nazaret, risuona nel saluto dell'angelo: «Kecharitomène». Viene tradotta con l'espressione «Piena di grazia». Ma non potrebbe trovare il suo equivalente in "graziosissima", con allusioni evidenti anche all'incantevole splendore del volto umano di lei?
Credo proprio di sì. E senza forzature. Così come senza forzature Paolo VI, in un celebre discorso del 1975, ha avuto l'ardire di parlare per la prima volta di Maria come «la donna vestita di sole, nella quale i raggi purissimi della bellezza umana si incontrano con quelli sovrumani, ma accessibili, della bellezza soprannaturale».
Santa Maria, donna bellissima, attraverso te vogliamo ringraziare il Signore per il mistero della bellezza. Egli l'ha disseminata qua e là sulla terra, perché, lungo la strada, tenga deste, nel nostro cuore di viandanti, le nostalgie insopprimibili del cielo.
La fa risplendere nella maestà delle vette innevate, nell'assorto silenzio dei boschi, nella forza furente del mare, nel brivido profumato dell' erba, nella pace della sera. Ed è un dono che ci inebria di felicità perché, sia pure per un attimo appena, ci concede di mettere lo sguardo nelle feritoie fugaci che danno sull' eterno.
La fa rifulgere nelle lacrime di un bambino, nell' armonia del corpo di una donna, nell'incanto degli occhi suoi ridenti e fuggitivi, nel bianco tremore dei vegliardi, nella tacita apparizione di una canoa che scivola sul fiume, nel fremito delle magliette colorate dei corridori che passano veloci in un' alba di maggio. Ed è un dono che ci dispera perché, come ha detto qualcuno, questa ricchezza si gioca e si perde al tavolo verde del tempo.
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Aiutaci, ti preghiamo, a superare le ambiguità della carne. Liberaci dal nostro spirito rozzo. Donaci un cuore puro come il tuo. Restituiscici ad ansie di incontaminate trasparenze. E toglici la tristezza di dover distogliere gli occhi dalle cose belle della vita, per timore che il fascino dell' effimero ci faccia depistare i passi dai sentieri che portano alle soglie dell' eterno.
Santa Maria, donna bellissima, facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo. Non lo preserveranno dalla catastrofe planetaria né la forza del diritto, né la sapienza dei dotti, né la sagacia delle diplomazie.
Però, in questa camera oscura della ragione c'è ancora una luce che potrà impressionare la pellicola del buon
* Testo a cura di Mons. Antonio Bello.
* Foto della Addolorata di Molfetta, Murcia, Bitonto, Ruvo di Puglia e Taranto.
domenica 3 ottobre 2010
"La Chiesa e l' Arciconfraternita di S. Stefano di Molfetta" - Note Storiche
* Testo a cura del dott. Franco Stanzione.
* Foto tratta dalla copertina del volume "La Chiesa e l' Arciconfraternita di S. Stefano di Molfetta".
sabato 2 ottobre 2010
"La Chiesa e l' Arciconfraternita di S. Stefano" Note Storiche
Ho voluto pertanto colmare una lacuna esistente sul sito La mia Settimana Santa, sin dalla sua realizzazione: la mancanza di documentazioni storiche sull' Arciconfraternita di S. Stefano, nella apposita sezione Note Storiche.
Ho pubblicato infatti (integralmente) il bellissimo testo realizzato dal confratello Ignazio Pansini negli anni 20 del secolo scorso, edito a cura del figlio Vito nella Pasqua 1955 e successivamente ristampato nella Pasqua 1980:
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Mi auguro che la pubblicazione sul sito di questa importante opera, la prima sull' Arciconfraternita di S. Stefano, induca soprattutto i nuovi confratelli che la leggeranno, a meglio conoscere la Confraternita e a viverla secondo lo spirito che prorompe dalla lettura del testo, lo stesso che indusse il confratello Ignazio Pansini a scrivere queste note quasi un secolo fa.
Spirito che non può essere certamente quello con il quale molti, oggi, si avvicinano a questa nobile ed illustre Arciconfraternita (il desiderio di una etichetta nella società o di partecipare alla bussola ... e poi è finito tutto).
Essere confratelli di S. Stefano va ben oltre il portare a spalla la Sacra Immagine di Cristo Morto; è e deve essere uno stile di vita che deve indurre ad essere coerenti con il motto della stessa Arciconfraternita:
DULCES ET NOMINE DIGNI
Sucessivamente, sempre tra le Note Storiche, pubblicherò i testi tratti da "La Chiesa e l' Arciconfraternita di S. Stefano di Molfetta"di G. Viesti, Edizioni Mezzina Molfetta, Marzo 2001, e "L' Arciconfraternita di S. Stefano nel 2000", a cura del sottoscritto.
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* Testo a cura del dott. Franco Stanzione.
* Foto tratte dalla copertina e dalla quarta di copertina del volume "La Chiesa e l' Arciconfraternita di S. Stefano" .