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lunedì 23 marzo 2009

La Settimana Santa a Domusnovas - 2^ parte (provincia di Carbonia - Iglesias)

A cura di Roberto Soru.
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La memoria storica dei figli di Ziu Cicchinu gli attuali Priori, Gianni (Giovanni) e Peppuccio (Giuseppe), i racconti dei nostri genitori, delle persone anziane, hanno permesso di trasmetterci tutto come se vedessimo un filmino dell’ 800.
Si iniziò alla fine degli anni ’70 ad incoraggiare le persone ad indossare l’abito penitenziale (Babballottis) per portare le statue della Settimana Santa.
Nel 1990, grazie ai Priori e al Parroco che è sempre stato per le tradizioni, si acquistò da Ortisei, una statua ad articolazioni snodate della Madonna per riprendere la tradizione della Madonna vestita a lutto e a festa. Uscì la prima volta in processione il giorno di Pasqua 1990. Nel 1992 per iniziativa del Sig. Gianni, la Madonna Vestita uscirà anche per “Su Scravamentu” mentre l’altra del 1992 rimarrà esposta fino alla liturgia della Croce.
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Già dalla metà degli anni ’80, io e mio fratello Michelino (mio fratello maggiore), iniziammo ad aiutare i Sigg. Mura. Sinceramente parlando, io forse agli inizi ero più di ingombro che d’aiuto, ma essendo anche amico del figlio di Peppuccio, oramai già agli inizi della Quaresima ci si cercava (a parte che in ogni caso si lavorava in parrocchia anche in altre realtà).
La voglia di non perdere la nostre tradizioni, sia dal punto di vista puramente religioso oltre che tradizionale, ci spinse a concretizzare la nascita della Confraternita.
Ricordo che il 21 Marzo del 1997 il Sig. Gianni, tra le critiche di qualcuno (era il venerdì della Palme), preparò in una cappella la Madonna Addolorata (la titolare) con ai piedi la statua di Gesù Morto (non la statua che viene utilizzata per la deposizione ma un’altra in gesso che è esposta tutto l’anno nella cappella dell’Immacolata). Quello fu un segnale per tutti noi che quell’uomo di 67 anni voleva riproporre una tradizione scomparsa da 50 anni. La sera, ai piedi di quelle immagini, decidemmo che terminata la Settimana Santa avremo costituito la Confraternita. Il nome? Non eravamo certi, ma anche qui fu il Sig. Gianni a decidere. “Noi saremo la Confraternita della Madonna Addolorata”. E così fu.
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L’11 Aprile comunicammo la cosa al Parroco e al Consiglio Pastorale. Per lo statuto? Le confraternite hanno un regolamento. Mi venne in mente che conoscevo due persone dell’Arciconfraternita di Iglesias. Prendemmo contatti. A luglio riuscimmo a trovare un giorno per andare da loro. Il loro aiuto fu fondamentale e lo è tutt’ora. Ci aiutarono a stilare il primo statuto, a darci una mano per il disegno dell’abito, per la preghiera e cerimonia di professione, prendere contatti con il Vescovo per l’approvazione.
Il Vescovo ci diede il suo benestare e il 15 Settembre del 1997, aiutati da alcuni Arciconfratelli, Domusnovas ebbe nuovamente un confraternita composta da cinque persone: Gianni, Peppuccio, Alessio Mura, Michelino e Roberto Soru.
Dal 1997 a oggi la confraternita è cresciuta ed ora siamo in undici.
E’ cresciuta anche la Settimana Santa, sia per le processioni sia per le figure che abbiamo voluto inserire.
La prima cosa che decidemmo, fu quella di ripristinare la processione dell’Addolorata il Venerdì delle Palme che ufficialmente è “Sa Mamma chi circara su fillu” (La mamma che cerca il figlio).
Avendo oramai due statue della Madonna, decidemmo che la Madonna titolare esce in processione il Venerdì delle Palme e la mattina del Venerdì Santo. La Madonna con gli abiti in stoffa, esce per la deposizione e il giorno di Pasqua.
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Ora la Settimana Santa, oltre ad aver recuperato alcuni momenti persi, ne ha dei nuovi.
Infatti essa (riti paraliturgici) è così formata:
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Giovedì delle Palme: dal 2003, la notte attorno alle 21.00 viene vestita a lutto la statua della Madonna che uscirà in processione il Venerdì Santo per la deposizione. Avviene tutto in preghiera e questa è stata una soluzione per evitare chiacchere e confusioni. La Confraternita veste la fascia azzurra e porta processionalmente la statua dalla Sacrestia alla cappella dell’Immacolata. Da quest’anno, poiché il numero di persone che partecipa è sensibilmente aumentato, si è svolto tutto sull’altare maggiore. Dopo (e sempre a partire da quest’anno) la statua è stata portata nella Parrocchia di S. Ignazio, dove ripartirà per la deposizione la notte del Venerdì Santo.
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Venerdì delle Palme: processione dell’ Addolorata. Esce la confraternita con la mozzetta azzurra, la Madonna viene portata dai “Babballottis”. Si vestono anche tanti bambini con le loro mamme e già dagli anni ’80 è permesso anche alle ragazze e alle donne di vestire l’abito penitenziale. Per tenere le file ordinate, nel 1990 mio fratello Michelino (noto Michele), ha realizzato cinque stendardi raffiguranti i 5 misteri dolorosi. I “Babballottis” più piccoli e comunque chi non è addetto al trasporto della statua si mette in fila; dopo la processione la Madonna viene portata nella cappella dell’Immacolata. Per l’occasione e per tutta la Settimana Santa, detta cappella su cui vengono messe delle tende rosse per nascondere le statue dell’altare (L’ Immacolata al centro, S. Francesco d’Assisi e S. Vincenzo de Paoli ai fianchi, e il Gesù morto sotto l’altare) diventa la casa della Madonna.

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Domenica della Palme: la confraternita dal 2001 partecipa con mozzetta azzurra, palma in mano e uno stendardo che raffigura l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Da quest’anno c’è stata l’aggiunta della statua del Cristo delle Palme, fatto sempre da mio fratello. La statua viene portata dai “Babballottis”.
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N.B. : Le foto sono riferite alla Settimana Santa 2008.

* Testo e foto di Roberto Soru.

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