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QUESTO SITO STA CON IL PAPA

Online da lunedì 29 ottobre 2007 - Visualizzazioni totali

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domenica 25 novembre 2007

La processione del Sabato Santo nelle vecchie foto di Franco Stanzione. 1973 - 1^ parte

Presento oggi le foto da me scattate nel 1973 durante una uscita della processione del Sabato Santo.
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Senza voler assurgere a ruolo di critico estetico ... Se notate la foto immediatamente qui sotto non si può non rilevare quanto più bello sia il paliotto della Morte, portato tutto attorcigliato, alla stessa maniera di come io ho ripreso a farlo portare da quando sono Priore dell' Arciconfraternita.
E' questo il modo tradizionale con cui si è sempre portato in processione il paliotto dell' Arciconfraternita della Morte.











Da notare ancora l' onnipresente "Vardino", il vecchio sacrestano della Chiesa del Purgatorio, che aiutava i portatori delle altre confraternite ad uscire le Statue. "Vardino" è una delle figure che mi sono più care nei miei ricordi di confratello della Morte. Aveva un certo "caratterino" ma era una poesia vederlo all' opera con addosso quel camice nero ... aggiungo non lavato da chissà quanto tempo.
Io ero molto amico di "Vardino" ed ogni tanto andavo a trovarlo nella sua stanza che era di fianco alla Chiesa, dove ora c' è la Segreteria dell' Arciconfraternita della Morte.
Poi fu vigliaccamente, nel vero senso della parola, cacciato da una persona che non mi va di nominare e cominciò lui a venire a trovare me nel mio locale dove attualmente ho il Pesca Club di cui sono il presidente.
... E non vi dico quali potevano essere i nostri discorsi ...









* Testo e foto di Franco Stanzione.

sabato 24 novembre 2007

La processione dei Misteri del Venerdì Santo nelle vecchie foto di Franco Stanzione. Anni 1967/68/69 1^ parte

Le foto che oggi pongo all' attenzione di quanti visitano questo mio blog sono state tutte da me scattate negli anni 1967/69.
Non avevo nemmeno 12 anni quando mi "misi addosso" a papà mio, nel vero senso della parola, per farmi comprare una macchina fotografica all' unico scopo di fare fotografie alle processioni della Settimana Santa.
E fu così che papà, la sera del Giovedì Santo 1967 mi portò da Foto Sergio, uno studio fotografico al Corso Umberto, grosso modo dove ora c'è il negozio di Mauro Panunzio, e mi comprò una Kodak 25, piccola macchina fotografica in plastica con cui si potevano fare foto solo di forma quadrata.
Inutile dire che quella piccola macchina fotografica, che costò settemilacinquecento lire, gli attuali tre euro e venticinque centesimi circa, era per me un tesoro dal valore inestimabile.
La prima foto in assoluto, da me scattata nella mia vita, è proprio quella sottostante dell' uscita dei Misteri visti dalla "muraglia" e che porta appunto la data del 1967.
Invito quindi a visionarle tutte con attenzione, perchè alla fine riporterò alcune mie annotazioni.














Le mie considerazioni
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1) Iniziamo dalla seconda foto, dove si vede Cristo all' Orto all' uscita da S. Stefano; l' alberello di ulivo è bellissimo, piccolino e snello, e fa chiaramente vedere anche l' Angelo che offre l' amaro calice a Gesù. Ora invece l' albero lo si compone con tante frasche ammassate e fitte fitte tra loro, in maniera innaturale e che appesantisce ancor più la statua da portare in processione, nascondendo quasi del tutto l' Angelo.
Questo accade perchè nessuno controlla quello che fanno i confratelli dell' Assunta quando legano le frasche di olivo all' albero...
... oppure o non ha interesse a che le cose si facciano bene dal punto di vista estetico, oppure non ha nemmeno senso estetico nelle cose.
2) Si vede, nella foto in cui ci sono la croce, i Fanali ed il Paliotto, in apertura della processione mentre è davanti alla Cattedrale, che i portatori di questi simboli non sono mica tanti come ora, da costituire quasi un' altra fila di confratelli (io da quando sono Priore alla Morte, l' assembramento degli ultimi anni l' ho eliminato).
Non solo, ma anche l' età dei portatori non è certo da asilo di infanzia come accaduto anche fino a prima di me alla Morte (io non accetto domande di bambini sotto i dieci anni).
Considerazione: che poi ... molti di questi bambini sono anche costretti a portare quei simboli per soddisfare "il priscio" del papà confratello, che deve andare anche appresso appresso a lui facendo il "bacchettone" ed ingombrando inutilmente un posto dove lui che è grande non dovrebbe stare !!!
3) Terza ed ultima riflessione: avete visto quanti meno confratelli seguono la processione?
... e la processione usciva il pomeriggio.
Ora che esce al mattino presto, avete visto quanti più confratelli anche delle altre confraternite intervengono alla processione?
Chi vuole tragga la logica conseguenza da quello che ho detto.

* Testo e foto di Franco Stanzione.

giovedì 22 novembre 2007

Omaggio a Giulio Cozzoli - 4^ parte


SI SCRIVE DI NOI SUL WEB
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Mi è gradito riportare quanto pubblicato da due testate online di Molfetta a riguardo della manifestazione organizzata dall' Arciconfraternita della Morte per commemorare Giulio Cozzoli.

Da "Quindici Online" del 21 novembre 2007



Da "MolfettaLive" del 21 settembre 2007



Sempre più spesso i "Media" locali si interessano a quanto succede in questa Arciconfraternita: con un po' di narcisismo ritengo che un pochino di merito sia attribuibile al mio attivismo nel cercare di promuovere "la Morte" sia sotto l' aspetto religioso che culturale ... o no?
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* Testo di Franco Stanzione e articoli tratti dal web.

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mercoledì 21 novembre 2007

La Chiesa del Purgatorio a Molfetta - 5^ parte

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"La Chiesa durante i lavori"

I lavori per il restauro della Chiesa del Purgatorio iniziarono nel mese di Settembre 2005 con l' innalzamento di una impalcatura che occupava tutta l' area dell' edificio. Questa situazione è andata avanti per un anno e qualche mese, fino ad arrivare al 2007.
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Agli inizi del corrente anno 2007 la facciata della Chiesa del Purgatorio appariva così.
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Appena entrati si poteva vedere sulla destra quella che era stata la tomba del fondatore della chiesa, don Vespasiano Volpicella.

Ecco come apparivano l' interno della chiesa ...


... e la stanza delle Statue.
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In seguito fu fatta la colata di cemento che sarebbe servita da base per il pavimento.


Fu lasciata l' apertura corrispondente alla tomba della famiglia Lioy, un tempo proprietaria della chiesa ...

... e successivamente fu messo in opera l' impianto elettrico sotto traccia.

Alla fine rimase da lavorare solo alla zona del Presbiterio.

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Una volta rimesso il pavimento originario, fu innalzata nuovamente una impalcatura per poter dare gli ultimi ritocchi alla volta.


* Il testo è di Franco Stanzione.
* Le foto provengono dall' Archivio personale di Franco Stanzione.

martedì 20 novembre 2007

"La Pietà" di Murcia (Spagna)

REAL MUY ILUSTRE Y VENERABLE COFRADÍA DE SERVITAS
DE NUESTRA SEÑORA DE LAS ANGUSTIAS
PARROQUIA DE SAN BARTOLOMÉ - SANTA MARÍA.



La Confraternita dei Serviti di "Nuestra S.ra de las Angustias" ha sede in Murcia presso la Iglesia de San Bartolomè - Santa Maria.
Questa Confraternita svolge, nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo un' altra processione, quella de "La Virgen de las Angustias", che corrisponde praticamente alla Sacra Immagine della Vergine col Figlio deposto dalla Croce: la Pietà.
Anche questa pregevolissima Statua è opera di Francisco Salzillo (1740).





LA PROCESSIONE

La processione si apre con un gruppo musicale costituito di soli tamburi (tambores). Dietro va immediatamente la Croce (Cruz de guja), con ai lati due candelieri, un po' come a Molfetta.



Segue uno stendardo (Estandarte) con una effigie della Virgen de las Angustias.


Poi viene portato processionalmente un "Angelo Servita"...
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... e dietro di esso quello che noi chiamiamo il Paliotto, ma che in Spagna si chiama "El Pendòn", simbolo della Confraternita.


Infine c' è il "Trono de la Virgen de las Angustias" che pesa ben 1.200 chili ed è retto a spalla da 28 portatori.




Da notare, rispetto a Molfetta, che questa Sacra Immagine è tutta in legno e non ha abiti in tessuto e che, come la "Dolorosa" di Murcia, dello stesso Autore, ha anch' essa degli Angioletti che le fanno da contorno.
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* Il testo è di Franco Stanzione e le notizie e le foto sono state tratte dal web: http://www.salzillo.com